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L’ennesima banalità del male

L’Afghanistan: l’ennesimo fallimento dell’occidente, l’ennesimo appello all’umanità, l’ennesimo fallimento dell’intento di una democrazia in un paese ancora ancorato all’ignoranza; l’ennesima lotta tra la vita e la morte per la libertà di donne, bambini e uomini.

L’ennesimo esodo, una sfilza di persone ormai numeri, in attesa di asilo, di un’opportunità, di una nuova vita, che a costo della vita si aggrappano ad ali fredde di metallo per un volo senza andata e senza ritorno.

MA tra le righe dei giornali si legge anche la preoccupazione di far introdurre un possibile nemico nelle proprie case ed è grazie a questa paura che diventa facilmente negativo un tentativo di accoglienza.

Sono questi i due lati della medaglia dell’immigrazione: da una parte la ricerca della speranza, di un futuro migliore che permetta a chi viene di salvarsi e aiutare da lontano chi è rimasto; resistere al pregiudizio, agli occhi accusatori di chi ti squadra senza sapere la violenza fisica, psicologica e drammi subiti per arrivare fin qui. Ma dall’altra parte chi ospita non è mai pronto ad accogliere perché spesso la paura prevale. Si vive una dialettica continua di lotte tra chi arriva e chi ospita, tutto questo per vivere anche domani, l’unica sintesi in comune.

L’ennesima incapacità a livello mondiale, europeo e nazionale di gestire un flusso migratorio perché, citando Mario Draghi, “non organizzata”. L’Italia già con il governo Lega con il M5S nel 2018, non era pronta ad aprire i porti per persone che annegano ogni giorno in mare. Ora come farà quando tra qualche anno i flussi migratori saranno maggiori provenienti da ogni dove?

Ma questa è una responsabilità che riguarda anche L’Europa e il resto del mondo, d’altronde l’immigrazione non è una novità nella storia della nostra umanità, inammissibili che ancora oggi non ci sia un sistema logistico-funzionale per gestirla.

Ho sempre pensato e lo penso tutt’ora, che l’immigrazione sia una metamorfosi di incontri e scontri che abbattono muri verso nuove vie di convivenza.